Carissimi,

abbiamo ricevuto la scorsa settimana il vostro pacco. Veramente è stata una sorpresa: noi avevamo parlato delle nostre necessità alla cara amica Gigliola Mingotti, ma poi ci eravamo un po’ spaventate di fronte alle possibili implicazioni burocratiche e non stavamo sperando di poter ricevere medicinali dall’Italia: invece ecco qui il vostro dono, che ci apre nuove possibilità.

Siamo le Suore Domenicane di Santa Maria del Rosario e da 6 anni abbiamo aperto una casa a Marikina, a nordest di Manila. Fin dall’inizio abbiamo desiderato fare qualcosa per i bambini poveri della zona. E’ così facile qui che i bambini vengano abbandonati e finiscano sulla strada… Non avendo le possibilità economiche per aprire una casa famiglia per i bambini di strada, abbiamo deciso di dedicarci a lottare contro questa piaga alla radice, che è la povertà e la mancanza di educazione. Abbiamo aperto un centro (Father Didaco Bessi Learning Center) dove i bambini che hanno abbandonato la scuola a causa della povertà possono ricominciare a studiare e conseguire i loro titoli di studio fino alla scuola superiore.  Sono molti qui quelli che a 12-13 anni non sanno né leggere né scrivere. La validità del titolo è garantita da una scuola con cui abbiamo una convenzione: gli insegnanti di questa scuola vengono periodicamente a fare gli esami e i ragazzi possono andare avanti in modo personalizzato. Abbiamo assunto due maestre e un’assistente sociale e, grazie all’aiuto di un gruppo di volontari, i ragazzi ricevono il supporto per studiare.

L’altra grande sfida è appunto quella della povertà e della malnutrizione. I bambini studiano con difficoltà perché vengono a scuola senza mangiare niente, così abbiamo presto deciso che se vogliamo che vadano avanti nello studio dobbiamo dare loro almeno un pasto al giorno. E’ quello che stiamo facendo sia con i bambini e ragazzi che vengono nella nostra scuola  sia con un gruppo di bambini “esterni” che accogliamo nel pomeriggio per farli giocare in un ambiente protetto e sereno . In tutto diamo circa 150 pasti al giorno.

La scarsezza e la cattiva qualità del cibo provocano naturalmente molti problemi nella crescita dei bambini. Anche i nostri ragazzi sono quasi tutti sotto peso, con grossi problemi alle ossa, ai denti, alla pelle (considerato anche che vivono in condizioni igieniche molto precarie. Ved. Foto 03-04). Molti di loro non hanno mai bevuto latte al di là di quel poco della loro madre. Per non sentire la fame consumano una gran quantità di cibo-spazzatura, che costa pochissimo e che non dà loro alcun apporto di sostanze nutritive, ma almeno calma lo stomaco affamato.

Così basta un nulla per sviluppare malattie che potrebbe essere facilmente curabili, ma che diventano serie, e a volte mortali, solo perchè non curate. Nella foto 06 vedete Janloyd, un bimbo di 4 anni che aveva una estesa bruciatura nella schiena: lo portavano a giocare così com’era, senza neanche una benda per coprire la ferita.

 

Rendendoci conto di questa realtà abbiamo cominciato a fare noi quel che possiamo (abbiamo due suore infermiere): le suore possono fare le medicazioni e intanto abbiamo anche iniziato a cercare aiuto in qualche medico del posto. Così ora abbiamo iniziato a fare la “medical mission” e la “dental mission”. Il maggiore problema è per noi quello delle medicine, che qui sono tutte a pagamento (e questa è la ragione per cui i poveri non si curano). Per questo il vostro aiuto è una benedizione per noi, per i nostri ragazzi e le loro famiglie.

Ho già chiamato una dottoressa volontaria che verrà a selezionare le medicine in questo weekend. Ciò ci avete mandato va tutto bene, meno i kit per il cateterismo vescicale (perché non abbiamo questo tipo di struttura). Se non vi dispiace noi passeremo quei 10-15 kit a un ospedale di carità di Manila, dove medici volontari operano gratuitamente i poveri e gradiscono molto ogni aiuto.

La prossima settimana, dopo aver parlato ancora con la dottoressa, cercherò di mandarvi una lista di ciò che usiamo di più.

Grazie per ciò che fate per sostenere le missioni: possiate ricevere dal Signore tutte quelle grazie e benedizioni che noi e i nostri fratelli poveri chiediamo per voi dal profondo del cuore.

 

 

 

 

Sr. Maria Perdacciu, O.P.

Superiora della Comunità “St. Joseph”-Marikina06