La Repubblica democratica del Congo avrebbe tutte le potenzialità per essere un Paese ricco, non solo per i paesaggi esotici e naturali, ma anche per la presenza di minerali come oro, diamanti, ferro, coltan e gas naturali. Gli stessi giacimenti di petrolio, se ben sfruttati, potrebbero apportare importanti risorse da investire nel Paese. Purtroppo però, il proliferare di gruppi armati e spesso gli interessi economici di altri Paesi, ai quali conviene che la situazione rimanga così, rendono difficile ogni tipo di cambiamento. Le violenze dei gruppi ribelli, in particolare nella zona est del territorio, lasciano ovunque distruzione, famiglie disgregate, donne violentate, bambini rapiti per essere reclutati dalle bande criminali. Inoltre, l’assistenza sanitaria è possibile solo nelle città più importanti. L’istruzione scolastica poi non è minimamente contemplata visto che è a pagamento e la popolazione sopravvive con un dollaro al giorno. La povert à estrema è molto diffusa ad eccezione di un gruppo molto ristretto. Ad aggravare questa situazione ci sono anche i vulcani in piena attività e che si trovano nelle vicinanze di Goma. Uno dei più attivi al mondo, il Nyiragongo, ha già emesso lava oltre 50 volte negli ultimi 150 anni causando danni ingenti e morti, sommergendo la città e altri 14 villaggi limitrofi. A poca distanza dal Nyiragongo si trova il vulcano Nyamuragira, il più attivo di tutta l’Africa, in grado di produrre lava che arriva fino ad una distanza di 30 kilometri di longitudine e vicino al lago Kivu. (8/4/2015 Agenzia Fides