30 Novembre 2016

Oggi sono passati a trovarci due nostri amici,Carla e Brunello,che sono appena rientrati dalla loro ennesima missione in India (sono ben dieci anni che scelgono l’India come meta delle loro missioni) Ci hanno portato alcune foto ,e una lettera di ringraziamento dalla Casa di Madre Teresa a Calcutta:
“Carissimi amici del Centro Missionario Medicinali,vi siamo grati per le donazioni dei medicinali per i nostri poveri della Casa a Kalighat-Nirmal Hriday. Che il Signore vi benedica per l’amore e la gentilezza che vi contraddistinguono. La nostra gratitudine è la nostra preghiera per tutti  voi. Sr.Nicole”
I nostri amici ci hanno raccontato cosa hanno riscontrato in questa loro ultima missione .
Le suore di questo centro si lamentano del fatto che il Governo stia mettendo loro i bastoni tra le ruote nell’ambito delle adozioni, e nel centro sono rimasti solo bambini che presentano alcuni handicap. Per quanto riguarda l’argomento sanità in India essa è gravissima. In  questo immenso paese, che ha una popolazione di oltre un miliardo di persone, almeno la metà dei cittadini vive al di sotto della soglia della povertà (anche se la fascia media è in aumento). Il sistema sanitario indiano può vantare una buona qualità dei medici, ma chiaramente ciò non basta perché i conti vanno fatti anche e soprattutto con la scarsità dei mezzi economici e fattori esterni quali corruzione e superstizioni. Non esiste la figura del medico di famiglia: chi sta male deve recarsi all’ospedale, se si ha la “fortuna” di averne uno raggiungibile con i pochi mezzi a disposizione, e lì vengono prescritte le terapie. Le medicine sono tutte a pagamento, ad eccezione di quelle che servono a curare le malattie epidemiche o contagiose come lebbra, colera, malaria, tifo, TBC, AIDS. Chi ha una malattia che è solo dell’individuo, anche gravissima come può essere un cancro, deve combatterla quasi da solo, deve cioè comprare tutte le proprie medicine. Inoltre se possiedi i soldi necessari alle cure puoi rimanere nell’ospedale ed essere curato, altrimenti finchè non paga l’individuo è costretto a restare in ospedale e non viene nemmeno curato. Per quanto riguarda il fronte aiuti le suore della Casa di Madre Teresa sono messe abbastanza bene, anche se i medicinali non possono essere spediti da altri paesi, ma devono essere consegnati . Inoltre in India non sono accettati altri volontari stranieri, ma essi devono essere necessariamente indiani. Vogliamo nuovamente ringraziare Carla e Brunello per questa loro preziosissima testimonianza!

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