Bishkek (Agenzia Fides) – “E’ stato l’urgente bisogno di sostegno e alloggio per i bambini senza cure parentali a spingere la Onlus SOS Children’s Villages, nel 1996, ad iniziare a lavorare nella Repubblica del Kyrgyzstan, uno dei paesi più poveri dell’Asia centrale. Negli anni l’operato nella zona è stato ampliato e oggi esistono due Villaggi SOS, uno a Bishkek e l’altro a Cholpon-Ata, entrambi nel nord del paese. L’associazione nazionale, inoltre, gestisce una Casa dei giovani, due scuole dell’infanzia, una Scuola e tre Centri di Sviluppo Sociale”: lo racconta all’Agenzia Fides Maddalena Vialli di “SOS Children’s Villages”, parlando della presenza della Onlus in terra kirghisa. Oggi, i beneficiari totali dell’attività sono 1.693, un numero che include bambini, giovani e genitori, e può contare sull’operato di uno staff di 205 persone.
Come rileva Vialli, nei villaggi sono diverse le attività: “Offriamo programmi di accoglienza di tipo familiare, che permettono ai bambini privi di cure parentali di vivere in abitazioni con 6-7 coetanei, avendo come figura di riferimento un operatore residenziale e un gruppo di educatori. In secondo luogo, nelle Case per i Giovani vivono ragazzi adolescenti che hanno ancora bisogno di usufruire dei nostri servizi per avviarsi all’autonomia”. Inoltre, prosegue, “si lavora con famiglie in difficoltà permettendo così di prevenire la separazione dei bambini dai propri genitori. E abbiamo dei Centri di Sviluppo Sociale, dove i bambini trovano spazi adeguati al gioco e allo studio. Infine, la scuola dell’infanzia e la Scuola ‘Hermman Gmeiner’ completano le attività in terra kirghisa”.
La presenza dell’organizzazione è percepita come un “servizio sociale di qualità” dalla gente del posto “perché molti dei nostri servizi sono aperti alla comunità e anche i bambini e ragazzi del territorio”, rileva Maddalena Vialli. “Oltre ai servizi di carattere educativo, attraverso le scuole la comunità di riferimento è sempre tenuta in alta considerazione, con programmi che coinvolgono la società civile e la popolazione circostante”, nota.
Per l’ambito religioso, Maddalena Vialli sottolinea che “SOS Children’s Villages è un’organizzazione aconfessionale e nessuno dei nostri programmi diretti ha scopi religiosi o di proselitismo. La fede religiosa di bambini e ragazzi ospiti viene sempre rispettata e ognuno di loro viene incentivato a seguire la propria fede di origine”.
Secondo recenti dati forniti dal World Food Programme, due terzi della popolazione kirghisa vive in aree rurali, che rappresentano le zone più povere del paese, e un quarto della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà di 1,3 dollari al giorno.
All’attività delle onlus in sostegno dei più poveri, si affianca il costante operato della Chiesa cattolica locale: nelle tre parrocchie del Kyrgyzstan, presenti a Bishkek, Jalal-Abad e Talas, svolgono la loro opera evangelica alcune suore francescane e sei sacerdoti che hanno avviato autonomamente piccole attività caritative per cercare di dare una risposta ad alcuni bisogni fondamentali, in attesa di avviare un’attività più strutturata con la Caritas. (LF) (Agenzia Fides 6/10/2018)