Cochabamba (Agenzia Fides) – Ogni due sere una equipe di professionisti della Casa San José escono per le strade di Quillacollo alla ricerca di bambini che vivono abbandonati. Quillacollo è un municipio della fascia urbana della città di Cochabamba, Bolivia, cresciuto in maniera disordinata. Con molta immigrazione dalla regione andina il municipio è piena di gente che va e viene dal suo famoso mercato. Tra queste persone affannate ci sono bambini che svolgono lavori da adulti ma che rimangono invisibili. Alcuni fanno i lustrascarpe, altri aiutano le persone a salire sugli autobus o chiedono l’elemosina, puliscono i vetri delle macchine ai semafori in cambio di pochi spiccioli. Si calcola che solo a Cochabamba vivano in strada 1800 minori. Vanno via dalle proprie case a causa di situazioni insostenibili di violenza domestica e abusi sessuali, oppure per l’abbandono dei genitori che lavorano e li lasciano soli intere giornate, o ancora per la forte attrattiva di quella c he considerano una vita facile. La maggior parte dei casi dipendono dalla povertà estrema, dallo sradicamento causato dalla migrazione verso le grandi città e dalla mancanza di un sistema di protezione sociale che identifichi i casi più vulnerabili e proponga misure volte a migliorare la loro situazione. Casa San José si occupa del reinserimento familiare, cercando i parenti dei bambini e soluzioni in comune tra genitori, bambini e il team di psicologi ed educatori. Quando questo non è possibile le equipe ricorrono alla famiglia allargata: zii, nonni, fratelli maggiori, un nucleo vicino al bambino che lo protegga e gli offra sicurezza fisica e psicologica tali da permettergli di crescere e progredire. (AP) (8/1/2016 Agenzia Fides)